Sicuramente chi ha avuto un calcolo renale non se lo dimentica tanto facilmente. Il dolore può essere insopportabile, almeno fino a quando il calcolo non viene espulso. Purtroppo, in circa la metà della popolazione che ha avuto un calcolo in passato, questo può ripresentarsi entro sette anni, ammenoché non vengano attuate misure preventive. Prevenire i calcoli renali non è difficile, infatti basta adottare una corretta alimentazione.
I calcoli renali si formano quando determinate sostanze chimiche si concentrano nell’urina, con la formazione di cristalli. I cristalli aumentano di dimensioni, formando dei sassolini, per poi attraversare le vie urinarie. Durante l’attraversamento delle vie urinarie, se il sassolino si blocca da qualche parte, si ha anche un blocco del flusso urinario e questo provoca dolore.
La maggior parte di questi sassolini si forma quando si combinano assieme due sostanze, ovvero ossalato e fosforo. I calcoli, poi, possono anche formarsi da acido urico, che si forma quando il corpo metabolizza le proteine.
Come evitare la formazione di calcoli renali?
Prevenire i calcoli renali significa intervenire sulle condizioni che portano alla loro formazione. Per prevenire la formazione di questi sassolini è importante bere molta acqua al fine di diluire le sostanze presenti nelle urine che portano alla loro formazione, per cui è importante assumere almeno due litri di acqua al giorno. Va aggiunto, poi, che le bevande agli agrumi, come una limonata, grazie alla presenza di citrati, aiutano a bloccare la formazione dei calcoli.
Anche il calcio risulta molto importante. Un’ alimentazione troppo povera di calcio può far aumentare i livelli di ossalati e quindi causare calcoli renali. È fondamentale, quindi, assicurarsi di assumere abbastanza calcio in relazione all’età e alla fase di vita. Va sottolineato, però, che il calcio andrebbe assunto dagli alimenti e non dai supplementi, in quanto alcuni studi hanno associato la supplementazione di calcio alla formazione di calcoli. La quantità di calcio che si dovrebbe assumere intorno ai 50 anni di età è di circa 1000 milligrammi (mg) al giorno, che, però, dovrebbe essere associato a un corretto apporto anche di vitamina D, ovvero 800-1000 unità internazionali al giorno di questa vitamina, per aiutare l’organismo ad assorbire il calcio.
Importante, poi, è la riduzione del sodio nella dieta. Una dieta ricca di sodio può portare a una maggiore formazione di calcoli renali. Per questo si raccomanda una dieta a basso contenuto di sodio. Le attuali linee guida suggeriscono di limitare l’assunzione totale giornaliera di sodio a 2300mg. Da tenere presene, però, che se, in passato, la causa del calcolo è stata proprio l’assunzione di sodio, sarebbe bene limitare l’assunzione di questo elemento a 1500mg al giorno. La riduzione del sodio ha anche un effetto positivo sulla pressione e sul cuore.
Anche le proteine animali andrebbero limitate. Mangiare troppe proteine animali, in particolare carne rossa, pollame, uova e pesce, aumenta i livelli di acido urico, favorendo la formazione di calcoli renali. Una dieta ricca di proteine, inoltre, riduce anche i livelli di citrati urinari, ovvero le sostanze chimiche che aiutano a prevenire la formazione di calcoli. Per cui, chi ha avuto calcoli in passato, sarebbe bene che limitasse l’assunzione di proteine a una porzione di carne o pesce al giorno.
Per quanto riguarda gli alimenti, alcuni in particolare contribuiscono alla formazione di calcoli. Gli alimenti che andrebbero evitati sono: barbabietole, cioccolato, spinaci, rabarbaro, tè, noci e frutta secca; tutti questi alimenti sono ricchi di ossalati
Anche un consumo eccessivo di vitamina C, sotto forma di supplemento, espone a un rischio maggiore di formare calcoli renali, in quanto, questa vitamina in eccesso viene convertita in ossalati.
Fonte:
· https://www.health.harvard.edu/blog/5-steps-for-preventing-kidney-stones-201310046721?utm_content=buffer663c4&utm_medium=social&utm_source=facebook&utm_campaign=buffer&fbclid=IwAR3kTArBl3Bb14tmSOoCaADlEYWt78I1u70l4HliI-QvW5OPjQ1Hj-ExHb0
Dott. Daniele Gabrovec – BIOLOGO NUTRIZIONISTA
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