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Proprietà anti-obesogene del carotenoide marino Fucoxantina

Immagine del redattore: Dott. Daniele GabrovecDott. Daniele Gabrovec

Aggiornamento: 1 feb 2023


La riduzione dell’attività fisica e l’aumento dell’introito di grassi, zuccheri semplici e alimenti ricchi di calorie ha portato la popolazione a essere sempre più sovrappeso o obesa. L’obesità, in particolare, si associa al diabete, all’ipertensione, alle dislipidemie e alla sindrome metabolica. L’obesità, inoltre, si associa a un’infiammazione di basso grado e allo sviluppo di insulino-resistenza, che può portare allo sviluppo del diabete mellito di tipo 2.

La fucoxantina, un carotenoide contenuto in alcune specie marine, fra cui le alghe wakame, sembra essere efficace nel contrastare l’obesità e la resistenza insulinica. Il meccanismo d’azione della fucoxantina è dovuto all’induzione delle proteine disaccopianti (UCP1 o uncopuling protein 1) dei mitocondri del tessuto adiposo bianco addominale e dei macrofagi infiltrati nel tessuto adiposo. L’induzione delle UPC1 provoca un aumento dell’ossidazione dei lipidi e una maggiore produzione di calore, con maggiore dispendio energetico e riduzione della massa grassa.

La fucoxantina presenta anche proprietà antilipidemiche; si è visto infatti, che la somministrazione di fucoxantina si associa a una riduzione dei livelli dei trigliceridi sia epatici, che plasmatici, oltre a una riduzione della captazione di colesterolo da parte del fegato attraverso una riduzione dei recettori per le LDL (LDLR). Inoltre, la fucoxantina è in grado di ridurre l’espressione degli mRNA coinvolti nella sintesi degli acidi grassi e inibisce l’ingresso di glucosio negli adipociti maturi attraverso la riduzione della fosforilazione del substrato 1 del recettore insulinico (IRS-1 o insulin receptor substrate1). La figura sottostante riporta gli effetti della fucoxantina sulla riduzione del peso corporeo e sul metabolismo lipidico.


Come anticipato prima, la fucoxantina stimola le proteine disaccoppianti presenti nei mitocondri degli adipociti e nel muscolo, con effetti antiobesogeni. Quello che succede quando vengono stimolate le UPC-1 è un dissipamento del gradiente protonico generato durante la respirazione cellulare; il gradiente protonico, attraversando la membrana mitocondriale produce calore con aumento del dispendio energetico. Va aggiunto, poi, che la fucoxantina è in grado di stimolare anche i recettori beta-3 andrenergici, responsabili della lipolisi e della termogenesi. Nella figura sottostante viene riportato quanto scritto.


L’alimentazione riveste un ruolo importante nel calo ponderale, in associazione all’attività fisica quotidiana. In associazione a un programma nutrizionale personalizzato, l’utilizzo di alcune molecole presenti in natura, può essere in grado di potenziare il calo ponderale e la sensibilità insulinica e quindi ridurre anche il rischio di sviluppare il diabete mellito di tipo 2. L’utilizzo delle alghe wakame come alimento o dei suoi estratti può quindi rilevarsi un buon alleato nel favorire il calo ponderale e nel ridurre l’insorgenza del diabete mellito di tipo 2 e delle dislipidemie.


Bibliografia: Maria Alessandra Gammone, Nicolantonio D’Orazio. Anti-Obesity Activity of the Marine Carotenoid Fucoxanthin. Mar. Drugs (2015): 13; pp. 2196-2214.


Dott. Daniele Gabrovec – BIOLOGO NUTRIZIONISTA

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